Hai provato da sempre a riconquistare un tuo ex senza ottenere risultati? Questa guida fa al caso tuo.
Citando il più antico dei detti, “ci sono treni che passano una volta nella vita”. Quello degli ex non è uno di questi. Con la giusta attenzione e uno spirito da stratega, ci sono dei processi mentali che potrai attuare per ricongiungere una coppia spezzata dal dolore. E no, non parliamo di pozioni magiche.
La psicologia inversa è una delle tattiche più utilizzate, per far fronte al lato più emotivo e segreto di una persona: riesce a cambiare qualsiasi cosa, anche la direzione del cuore. Sin da piccoli siamo stati abituati ad essere incuriositi dal proibito, da ciò che non si riesce ad ottenere, da tutto ciò a cui andiamo contro. Una sorta di challenge personale, in cui il podio è -ovviamente- più allettante e succoso… perchè lo si fatica?
Convincere quel ragazzo che hai mollato mesi fa a tornare con te non è facile: convincere qualcuno mediante la psicologia inversa, invece, è matematicamente più semplice. Come da ragazzi, laddove il divieto ci attira, il pianeta ex è un luogo inesplorato in cui nessuno si è mai permesso di superare la linea, pena il proprio orgoglio. Ma pensala così: sii attratta dal proibito, guardalo come un modo per ottenere una piena libertà, indipendenza. Non significa che tu sia una manipolatrice di te stessa, si chiama psicologia inversa. Ma la psicologia inversa -ti chiederai-, funziona davvero in amore? La risposta è sì. Se è vero che in amore vince chi fugge, la soluzione è semplice: dagli ciò che non si aspetta.
Funziona sempre? No, ma vale la pena provarci. Sarà necessario allontanare l’orgoglio, armarsi di molta pazienza, e conoscere al 100% l’altra persona…altrimenti, rischi che i tuoi comportamenti ottengano l’effetto contrario.
Una volta sondato il terreno, affrontalo faccia a faccia. Metti in atto le tue tattiche di seduzione ma non andare mai fino in fondo. Se siete rimasti in rapporti amichevoli, non piegare mai il tuo interesse su qualcosa di più romantico, non cambiare atteggiamenti o gestualità nei suoi confronti.
Se la questione del “chiamo o non chiamo” o “gli ho scritto troppe volte” nel frequentarsi con qualcuno è stupida ed infantile, bada bene: in questo caso è cruciale. Non renderlo un abitudine: fa sì che ogni tuo messaggio per lui sia una sorpresa, ergo NO categorico a sms e chiamate sempre agli stessi orari, niente messaggino di buongiorno e niente emoji. Perseguita con costanza, questa tattica lo porterà a farsi due domande, noterà da solo dei comportamenti ambigui, e si avvicinerà per primo, quantomeno per capire. Farlo ingelosire non serve a niente, è maturo abbastanza da capire che, se fai apprezzamenti su qualcuno, non significa niente.
Arrivando alle conclusioni, c’è solo un modo per capire se effettivamente il tuo piano con lui/lei ha funzionato: la vostra prima uscita da single. Se eventuali proposte di date, indipendentemente da chi partano, che sia cinema, disco, o una cena informale, proponile a te stessa come un diversivo. Non dare l’aria di quella che direbbe “ho aspettato una vita intera per questo”.