Gli piaci, o è solo ossessionato dal tuo ex?
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7 segnali di comunicazione (verbale e non) che risponderanno a domande mai fatte. Perché sì, siamo una generazione fatta per decodificare. “Cosa abbiamo in comune? Potremmo essere stati amici in un universo parallelo? Chi ha più seguaci su Instagram? Ma soprattutto: perché ogni volta che ci incontriamo in palestra faccio finta di non riconoscerti?”.  No, non è il follow-up di un primo appuntamento, bensì un pensiero che il 99% della popolazione maschile rivolge all’ex della propria ragazza.

L’interesse nel concorrere con un antagonista è umano, ma quanto sia disposto un ragazzo a mandare a rotoli la propria relazione e soprattutto perché, non è chiaro a molti. Sarà per l’ebbrezza di arrivare primo? Da quando, la sana competizione (tutti abbiamo pensato almeno una volta “I can treat you better than he can”, per citare Shawn Mendes) è diventata un’ossessione? A volte, a causa della troppa passione ti puoi ritrovare involontariamente in una gigantesca partita a scacchi con troppi cavalli.

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1)I vostri appuntamenti:
Il venerdì sera al pub scopre tutte le carte in tavola. Mentre sei lì che appoggi il tuo iPhone sul tavolo aspettando il tuo turno per poter prendere le birre, improvvisamente ti rendì conto che ogni frase che pronunci suona alle sue orecchie come una minaccia. Molti ragazzi sono cortesi abbastanza da non mostrarlo palesemente (prossimo step, punto 2), ma se ti dedica il tempo indispensabile per poter addentare un hamburger, per poi litigare per la minima cosa, allora si, forse c’è un problema.

2)Ha bisogno di stare da solo con te:
Spesso il tuo ragazzo si ritrova a trasformare un cinema romantico in un’uscita di comitiva fuori controllo. Di dating disasters ne abbiamo avuti tutti, io per primo, molti hanno addirittura il fegato di far durare un appuntamento il sorso di un Long Island perché si sa, lo speed date è lo squillo sul Motorola della nostra generazione. Ma perchè qualunque attività facciate siete circondati da comitive e amici di amici per, magari, finire la serata con un’improvvisa emergenza WhatsApp del suo coinquilino?

3)Prolunga l’appuntamento
Suggerisce sempre nuove idee post-cena, tra un dessert, un film e una corsa in moto scopri che ha una varietà di alternative eccitanti rispetto al cliché del sali-da-me. Però poi il romanticismo lascia spazio all’inquisizione di terzo grado, e tutto d’un tratto, mentre sei concentrata a guardare l’elastico dei suoi slip che fuoriesce dal jeans, è come se i suoi occhi ti dicessero: “che tipo di appuntamenti hai avuto prima?” “Dove ti portava lui?” “Mi sta veramente sulle palle”.

4)Suggerisce situazioni fuori dalla tua comfort zone:
Un segnale positivo di un tipo di ragazzo che non ha il compito di essere accondiscendente ma di farti scoprire cose nuove. Può bastare solo un piccolo interesse in qualcosa che non hai fatto mai.

5)Quello che succede dopo i saluti:
Non siete ancora una coppia fissa ma il follow-up di un appuntamento la dice lunga sul vostro tipo di rapporto e soprattutto su quanto sia condiviso (da parte sua) lo stesso. Che sia friendly o orientato sul romantico poco importa, perché siamo tutti diversi e le nostre reazioni possono essere differenti in quanto spontanee. Ricordiamo che il protocollo del perfect date non esiste.

6)A scuola di dribbling
Emozionale, s’intenda. Nel calcio il dribbling è funzionale al gesto tecnico per eccellenza: superare il tuo avversario. Se è il classico tipo che coglie letteralmente la palla al balzo ed è solito a tirar fuori competizioni inutili verso il tuo ex, proverà anche dei sentimenti sinceri nei tuoi confronti, ma una volta accompagnata a casa lascerà te e i tuoi dubbi uscire dalla portiera dell’auto. E dovrai conviverci fino al prossimo appuntamento.

7)Coerenza:
Quando cominci a frequentare qualcuno e non hai ancora stabilito l’esclusività della cosa, è anche importante capire se siete sulla stessa barca. Ciò potrebbe significare scriversi frequentemente, o stabilire delle date che son tutte vostre. “Vale la pena tenerlo così su un piedistallo?” Ti chiederai. La trasparenza in questi casi è fondamentale, se stai cercando qualcosa di serio con lui e, dalla sua parte, non sarebbe bello convivere con l’idea di uscire con una persona che non si incontra costantemente ma due volte al mese. Mettici anche che tu e il tuo ex siete rimasti amici e la vostra ultima foto risale a 6 settimane fa, l’innocenza parla ma i dubbi sono più forti… anche perché chi oggi vuole attrarre a sé relazioni pericolose lo fa al tocco della mezzanotte di Snapchat, in cui nulla è mai esistito.

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La questione è che siamo una generazione social, dove non esiste distinzione tra gusti, sottoculture, gruppi di nicchia. Facciamo tutti parte dello specchio virtuale, tutti conoscono tutti, e noi della generazione social siamo dei guardoni. Suona psicotico, ma la maggior parte delle ragazze oggi, tra una passata d’ illuminante e il sottile sarcasmo x-rated che le spopola nelle loro Instagram caption, ha l’audacia di definirsi “stalker”. Perchè i maschi dovrebbero essere diversi? Siamo tutti quel ragazzo che, al primo appuntamento, controlla le vecchie foto con l’ex. Siamo tutti quelli che “sì ciao vado a dormire”, per poi un paio d’ore dopo controllare le Instagram stories del suo ex in giro per locali (e con chi).Siamo tutti quelli che ti riconoscono in lontananza anche con gli occhiali da sole.