Come realizzare una perfetta tesina per la maturità
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La tesina è l’ incubo principale di ogni maturando. Scegliere il tema e soprattutto sviluppare i vari concetti non è sicuramente una passeggiata, ma noi di Just You abbiamo pensato ad una piccola guida per aiutarti nella stesura della tua tesina!

La “Tesina” raccoglie sinteticamente le competenze cognitive (il sapere in parole povere) ed applicative (il fare, sempre in parole povere) del candidato, e pertanto permette alla Commissione d’Esame di valutare anche la capacità del candidato:

• di presentare i propri interessi e convinzioni,

• di esporre coerentemente i risultati del proprio lavoro,

• di ribattere alle eventuali osservazioni e contestazioni,

• di rispondere alle varie richieste di approfondimenti e chiarimenti.

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1) COMINCIARE (in quattro passi)
Primo: scegliere l’argomento: Bisogna scegliere un argomento al quale si è davvero interessati. Questo è il passo più delicato e più importante. Non abbiate fretta e fate una scelta di cui siete convinti.
secondo: scrivere il titolo (provvisorio). Molti credono che sia una sciocchezza. E invece no, scegliere il titolo e il sottotitolo è molto importante, perché serve a chiarirsi le idee. Naturalmente si tratta di un titolo provvisorio (anche Manzoni cambiò titolo al suo romanzo).
terzo: scrivere l’indice (provvisorio). Scrivete un indice chiaro e completo. L’indice è una guida: vi servirà per non disperdervi e, ancora una volta, per chiarirvi le idee. Anche in questo caso si tratta di un indice provvisorio: nel corso del lavoro, dovrete cambiarlo.
quarto: indicare le fonti. Non si può scrivere una tesina basandosi solo sulle proprie idee e sui libri di testo. Bisogna indicare altre “fonti” da consultare: documenti, libri, riviste, siti internet, immagini, interviste… Non è necessario che le fonti indicate all’inizio siano tante. Poi, come al solito, nel corso del lavoro ne scarterete alcune e ne troverete di nuove.

2) SCRIVERE (E RISCRIVERE!)
Scrivete anzitutto il testo del paragrafo sul quale vi sentite più preparati, non necessariamente il primo. Per farlo, però, prima dovete studiare con attenzione le fonti relative a quel paragrafo: dovete leggerle, comprenderle, riassumerle. Se siete in difficoltà, se avete il blocco della pagina bianca, provate a scrivere “di getto”, “come viene viene”: ci sarà sempre tempo per le correzioni.
Fate leggere quello che avete scritto all’insegnante. Sulla base delle sue osservazioni, scrivete anche gli altri paragrafi.Attenzione: scrivere un testo significa in realtà “riscrivere”: correggere, aggiungere, cancellare, ancora correggere… E soprattutto tagliare: accorciare i periodi, togliere le ripetizioni e le parole inutili, rendere più breve e più chiaro. Per questa ragione è importante far leggere il proprio testo, possibilmente non solo all’insegnante, e raccogliere con cura le osservazioni.

3) INTRODURRE E CONCLUDERE
Ricordate che di un testo molto spesso si leggono solo l’introduzione e le conclusioni: queste, dunque, sono parti importanti.
L’introduzione deve essere scritta dopo avere completato il testo. Nell’introduzione potete scrivere: una breve sintesi del contenuto; le motivazioni personali della scelta; e infine una o due frasi che riassumano l’idea essenziale del vostro lavoro.
Nelle conclusioni scrivete: una sintesi di quello che avete scritto; l’indicazione di problemi aperti e dubbi.
Dopo le conclusioni, scrivete un elenco preciso delle fonti consultate.

4) RIORDINARE E CONSEGNARE
Ci siamo quasi: fate leggere all’insegnante il testo corretto e completo.
Attenzione: mettete in evidenza le correzioni che avete inserito rispetto alla prima versione (il computer ve lo consente: basta usare ad esempio un carattere diverso, o il grassetto).
Dopo aver completato il testo con le ultime correzioni, potete infine:
sistemare tutto per bene:
prima la copertina con il titolo, il sottotitolo, il vostro nome e cognome (in quest’ordine!);
poi l’indice, scritto con chiarezza e con i titoli ben distinti;
quindi l’introduzione, i vari paragrafi e le fonti.
Curate la grafica e l’impaginazione (ad esempio: non dimenticate di numerare le pagine!).
Per favore: evitate i caratteri assurdi e le immagini superflue, buone solo a sprecare il toner della stampante: nessuno apprezzerà mai la vostra tesina per un’immagine colorata, scaricata a caso da Internet. Piuttosto, imparate a “copiare”: prendete in mano un buon libro, guardate la grafica e l’impaginazione, imitatela.
Un’ultima occhiata: vostra, dell’insegnante, di qualche compagno. Chiedete agli altri di controllare in particolare le parti più in vista: copertina e titolo, indice, introduzione, conclusioni, fonti.