“Vertigine” di Sophie Jomain, la nostra recensione!
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Siete pronti ad entrare nel fantastico mondo di “Le stelle di Noss Head”?
Spero proprio di sì, perché Sophie Jomain e il suo “Vertigine” vi ci trascineranno nel giro di poche pagine.Noi di JustYou l’abbiamo letto e ci siamo a dir poco innamorati, ed eccoci qui a raccontarvelo.

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Hannah è una ragazza come tante: riconosce di essere normalmente carina, ad eccezione dei suoi capelli, che trova troppo rossi e troppo ricci; ha un’amica del cuore, Sissi, alla quale è molto legata; ha una coppia di genitori affettuosi e scherzosi, e una nonna alla quale si appresta a far visita in occasione del suo diciottesimo compleanno. Unico punto a sfavore, farle visita vuol dire lasciare la sua amata Parigi per un mese e trascorrere questi trenta giorni nella piccola cittadina di Wick, in Scozia. Il pensiero non la entusiasma, anzi, ma il primo approccio con questa realtà un po’ provinciale non è poi così male. Ritrova Davis, un amico d’infanzia, e conosce Gwen, una ragazza molto simpatica con la quale si sente da subito in sintonia. Se non fosse che a Wick c’è di più, e questo di più si chiama Leith Sutherland. Fisico statuario, viso deciso, occhi verde smeraldo, e Hannah si prende quella che potremmo definire una bella cotta. Scarta da subito l’eventualità che Leith ricambi, perché andiamo, uno così non potrebbe mai desiderare una normale come lei, giusto?
E invece no, Leith vuole proprio Hannah. Ogni parte di Leith la vuole: quella umana, e quella… Un po’ meno. Perché Leith ha un piccolo, grande segreto: è un Lupus. Una delle cinque razze di lupo mannaro ad oggi conosciute (le altre quattro sono la Homid, la Glabro, la Crinos e la Hispo). Potrà una ragazza scettica e metodica al punto da definirsi “cartesiana” come Hannah credere all’esistenza dei lupi mannari, e potrà accettare di amarne uno?
Hannah, con i suoi scompigliati capelli rosso acceso e la sua testardaggine, è la protagonista perfetta: i suoi pregi e i suoi difetti sono quelli delle sue lettrici, il suo graduale innamorarsi profondamente di Leith e le sue insicurezza un qualcosa in cui tutte quante potranno identificarsi. Il suo percorso di crescita all’interno del libro è quello di una ragazza che non sa bene chi è o cosa vuole, e con il tempo, affrontando ciò che la vita mette sul suo cammino, lo scopre. Impara conoscersi, a capire quali siano i suoi desideri, e cosa sia disposta a fare per ciò che desidera. Leith, invece, è prontissimo a farvi innamorare tutte, dalla prima all’ultima, e non solo per la sua bellezza o per la sua forza, ma per la gentilezza del suo cuore, per la sua intelligenza e per la piega ironica che prende quasi ogni conversazione che Hannah provi ad avere con lui. Fidanzato di Carta? Assolutamente sì. E poco importa che occasionalmente si trasformi in uno splendido lupo bianco e grigio, anzi: fa parte del suo fascino. Menzione d’onore a Gwen, perché in ogni storia che si rispetti c’è, fra i personaggi-spalla, qualcuno che si distingue, e stavolta tocca a lei: una ragazza bella, consapevole di sé stessa e con uno stile profondamente personale (alcuni suoi outfit vi faranno sorridere, altri vorrete averli nell’armadio il giorno dopo), divertente e che diventa fin da subito una sorta di guida al mondo soprannaturale per Hannah, ancora prima che lei ne sia consapevole.

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Sophie Jomain ha creato personaggi accattivanti, seducenti e assolutamente travolgenti, in grado di trasportare il lettore in mezzo alla brughiera scozzese e tenerlo sulle spine fino alla fine, che arriva decisamente troppo presto. Girare l’ultima pagina, e pensare che ne vorresti di più: è questo a rendere un libro speciale, e “Vertigine lo è. È assolutamente speciale. Credevate che sui lupi mannari fosse già stato detto tutto?
Preparatevi a ricredervi, perché tra antiche razze, conflitti, lotte all’ultimo graffio e misteriosi amuleti, qui c’è davvero di che restare incollati alle pagine.
Noi aspettiamo con ansia il secondo volume, di prossima pubblicazione, e vi consigliamo di preparare la valigia e prepararvi a restare a Wick per un po’, perché il mondo di Vertigine è speciale e non vorrete lasciarlo molto presto.